lunes, 9 de abril de 2007

BRUNELLESCHI : SANTA MARIA del FIORE

Questa è la storia della costruzione della cupola di Santa Maria del Fiore, cattedrale a Firenze, bella e famosa opera di Filippo Brunelleschi (1377-1446), considerato già dai suoi contemporanei come l’ architetto più grande dall’ antichità, famoso per aver trovato la soluzione al problema in apparenza irresolubile della cupola. Fu celebrato come l`innovatore per aver superato il modello del Panteon a Roma : su un grande ottagono abbiamo un arco appuntato di trenta metri di altezza e radio ventuno metri, a doppio tetto.

Diventò il realizzatore geniale di uma idea partita dai suoi predecessori, con il progetto originale è dall’ anno 1367. È una combinazione d’ ingegneria e principi estetici antichi e moderni. Nel 1404 si fa una consulenza a Brunelleschi ma solo diversi anni dopo cominciò a pensare nel problema. Questo ottagono era così grande e non aveva legno lungo e resistente per fare la centina ( lo stampo).

Dunque fa studi dei metodi costruttivi dei romani ( que non usavano la centina) e anche uno profondo dell’ unico edifício conservato tutto completo : il Panteon a Roma, perfino uso la tradizione gotica. Ebbene potei coprire i quarantadue metri del diametro della cupola senza centina alla maniera romana, e usando ventiquattro nervi alla maniera gotica. Per la costruzione creò molte efficaci macchine ausiliari fondamentali per mettere in luogo i quattro milioni di mattoni che pesano trentasettemila tonnellate necessari per la cupola.

Brunelleschi riceve influenze diverse sia costruttiva sia estetica. Ma il fatto importante era creare da sé stesso, collocò la sua prima opera in opposizione cosciente a tutto lo esistente, benché credé che ristorava l’ arte antica, ma aveva creato uma nuova ! Questa arte era molto grande per essere superata di subito : doveva primo essere brunita e a questo scopo dedicò la sua vita con molto lavoro.

Finalmente questo processo di costruzione rappresenta un' epoca, un’ altra maniera di vivere, un altro tempo. Oggi si parla di “tempo reale” ossessivamente pensando nella produzione e nel consumo. Può essere difficile capire come questo uomo ingegnere e artista –con amore e coraggio- ha passato venti anni intentando coprire il diametro della cupola ; che risultò con esito e con tanta bellezza.

A presto,
Arch. Roberto Steneri